- Francesco Italia
Ricordi di infanzia portati sino ad oggi
Cicero qui vivemmo
estati scintillanti
da piccoli bambini
poi diventati grandi
corremmo lungo gli orti
nuotammo nei tuoi mari
facemmo anche amicizia
e ne nacquero amori
ballammo nelle notti
di luna alla Pineta
facendo colazione
all’alba con granita
dimenticando gli odi
seguendo le sirene
lì dove le granite
con fragole ghiacciate
ebbero i lor natali
e attesero il ritorno
di chi dal continente
o dal resto del mondo
rimette piede un giorno
al caldo estivo pronto
nel tuo arenile gonfio
di sabbia ed acque chete
di pietre colorate
di notti illuminate
di baci e di ballate
vivendo intensamente
amando veramente
noi ritorniamo sempre
in questa terra amica
che ci offre bei ricordi
bellezze e suggestioni
immemore dei figli
dispersi per il mondo
bramosi di tornare
almeno per un giorno
qui io pescai profondo
raccolsi frutti e pesci
vivetti come uomo
su terra e dentro i mari
sentendomi mai solo
perdetti la ragione
conobbi fantasia
rinacqui e combattei
per viver nuovamente
dopo triste avventura
che mi mise alle corde
battei il nemico nero
tornai ancor più forte
per affermare il gesto
di un uomo criticato
inviso solo a pochi
amato pur da molti
che giunse alla ragione
dopo lungo percorso
son qui sono arrivato
ho scelto mia dimora
ancora per l’estate
mi sento anche onorato
da affetto ed attenzioni
da amici vecchi e nuovi
ricchi ma di emozioni
di qui vedo vulcani
eretti alti in mare
che mi fanno sognare
e amare sempre amare
le albe tempestose
di botti e di colori
di nembi e trombe d’aria
nate qui in questo mare
di Eolo che soffia
più dentro ai nostri cuori.